E' facile smettere di fumare se sai come farlo, ma è infinitamente difficile scrivere un manuale decente

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Ais Quin
view post Posted on 31/10/2010, 20:47




NOTA: tutti i commenti che inserirò in questo forum provengono dalla mia Libreria virtuale di aNobii.
Non so se avete mai sentito parlare di quello che viene definito il metodo più facile ed efficace per smettere di fumare. Sigarette virtuali? Cerotti alla nicotina? Gomme da masticare? Training autogeno? Dimenticatevli! Con questo libro potrete smettere di fumare stando comodamente seduti in poltrona, senza dolore e soprattutto senza sensi di colpa! Che aspettate a procurarevlo? Undici milioni di persone nel mondo l'hanno già fatto e adesso fanno parte della felice brigata dei non fumatori, alla facciaccia vostra che ad ogni boccata inalate quintali di catrame illudendovi che vi piaccia!
:ancheno:



Premessa: non sono una fumatrice nè ho mai fumato in vita mia. Non ho la presunzione di dire che non prenderò mai il vizio, dico solo che per il momento è un'esperienza che non sento l'esigenza di fare. I relativi rischi per la salute e gli altri inconvenienti a cui vanno incontro i fumatori non hanno mai avuto alcun preso su quella che non posso neppure definire una decisione, bensì un'inclinazione di cui, eventualmente, potrà aver ragione soltanto quel che la vita mi porterà in futuro. Certo, è capitato anche a me di chiedermi che sensazioni potesse dare il fumo, così come in un paio occasioni particolarmente stressanti avrei accettato volentieri, qualora mi fosse arrivata, l'offerta di fare un tiro, però la cosa non ha mai avuto un seguito.
Perchè mi sono ritrovata in mano questo libro, allora? E' molto semplice: perché qualcuno, questo caso mio padre, ce lo ha messo. L'autore dei miei giorni lavora in un'azienda molto sensibile al problema e che ha ingiunto a tutti i suoi dipendenti, fumatori e non, di leggerlo. Lui - che non fuma- ne ha leggiucchiato qualche capitolo al volo d'uccello e poi me l'ha sbolognato, non perché non gli sia piaciuto -per quanto possano piacere libri di questo tipo-, ma perché voleva sapere cosa ne pensassi "Visto che a te non va mai bene niente". E' una cosa che fa spesso e che il 99,9% delle volte finisce con un acceso scambio di vedute che porta me all'esaperazione e lui a lagnarsi che ho preso tutto dalla mamma. Un po' perchè dirgli di no non avrebbe fatto altro che peggiorare la situazione, un po' perché l'argomento mi interessava, ho deciso di vedere se E' facile smettere di fumare se sai come farlo è all'altezza della sua fama. Così è la volta che inizio a fumare sul serio, ho pensato, dal momento che spesso e volentieri il mio cervello recepisce come psicologia inversa anche ciò che non si ripropone di esserlo.



Nelle prime pagine del libro l'autore, Allen Carr, raccomanda di avere la mente il più aperta possibile affinché il messaggio riesca a penetrare e a toccare le corde giuste permettendo così al povero fumatore {cit.} di liberarsi definitivamente e senza paure dal giogo del tabagismo. Va da sé che da me si richiedeva uno sforzo ancora più grande, dal momento che non fumo. Il problema è che, più che uno stimolo, E' facile smettere di fumare se sai come farlo è un continuo vilipendio all'intelligenza del lettore, fumatore o meno che sia. La cosa che mi ha più sconvolta e che a scriverlo non è stato un oncologo, uno psichiatra o uno specialista nel settore, bensì -rendiamoci conto- un ex commercialista le cui uniche nozioni in materia si basano esclusivamente sull'esperienza accumulata nel corso degli anni. Perchè nel decidere di salvare il mondo dal fumo {sto di nuovo citando} non gli è venuto il mente di accompagnare a questa sua inclinazione le conoscenze del caso? Senza contare che il libro, oltre che essere scritto veramente con i piedi, è una contraddizione continua che per di più trasuda tracotanza da tutti i suoi pori. In pratica Carr dice: "Vuoi smettere di fumare? E smetti, no?"
E un bel Grazie al cazzo?
"Se non ci riesci neanche dopo che ti ho spiegato lo stesso concetto cinquemila volte o non hai seguito le mie istruzioni a dovere oppure non le hai proprio capite. In altre parole, o sei scemo o sei scemo."
Bam. Eccovi servita la tanto sbandierata cura miracolosa su un piatto d'argento.
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Naturalmente qui non sto citando, altrimenti lo avrei segnalato; però vi posso assicurare che le parole usate da Carr hanno lo stesso significato.

La colpa, quindi, non è sua che magari si spiega male: è del fumatore, che non sarà un debole ma sicuramente è un pirla masochista. Coloro che sono riusciti ad attraversare questo Stige catramoso sono istigati a guardare dall'alto in basso chi, invece, seguita a sguazzarvici più o meno a proprio agio.
Ma in fin dei conti cosa te ne importa se la gente fuma? E soprattutto, chi sei tu per sindacare sui motivi per cui lo fanno o credono di farlo, a seconda del vissuto di ognuno?
Carr si ripropone di non fare allarmismo, di non salire in cattedra e tutto il resto, ma è esattamente quello che fa riga dopo riga, ammantando le ovvietà che spara di un'aura di innovazione che assolutamente non posseggono. Sostiene -e qui gli do ragione- che il tabagismo è una malattia, ma tratta coloro che ne sono affetti come la feccia dell'umanità.
Mi sono chiesta cosa avrei provato, da fumatrice, a sentirmi insultata in questo modo. Molto probabilmente sarei salita sul primo volo per Londra, lo avrei cercato per tutta la città al solo scopo di accendergli una sigaretta sotto al naso e soffiargli tutto il fumo in faccia, invitandolo gentilmente a farsi una padellata di fatti suoi.
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Ma è morto quattro anni fa -per un tumore al polmone, pensate un po'-, quindi non c'è pericolo che lo faccia.



Se non altro almeno per il momento la voglia di fumare non mi è venuta, anche se in un paio di occasioni mentre leggevo mi sono ritrovata a fare il tipico gesto di chi allontana la sigaretta dalle labbra per concedersi una lunga e profonda boccata...


Y colorín colorado, este cuento se ha acabado. Lascio a voi la parola e vado a spammare un po'
 
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midnight'
view post Posted on 12/11/2010, 16:30




CITAZIONE
In pratica Carr dice: "Vuoi smettere di fumare? E smetti, no?"

facile a dirsi .w. non è semplice smettere di fumare,anche a me che non fumo (ammetto) ogni tanto verrebbe lo schizzo di fumare,sentire qualcosa di amaro nella bocca...
CITAZIONE
La colpa, quindi, non è sua che magari si spiega male: è del fumatore, che non sarà un debole ma sicuramente è un pirla masochista. Coloro che sono riusciti ad attraversare questo Stige catramoso sono istigati a guardare dall'alto in basso chi, invece, seguita a sguazzarvici più o meno a proprio agio.

in fondo i libir e tutte quelle ciarlate per smettere di fumare sono inutili fino a che uno non si autoconvince,bisogna avere una gran forza di volontà
CITAZIONE
Sostiene -e qui gli do ragione- che il tabagismo è una malattia, ma tratta coloro che ne sono affetti come la feccia dell'umanità.

ecco,allora a cosa picchio gli è servito scrivere questo libro?no ha senso,dovrebbe capire la loro situazione,non trattarli come inferiori
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CITAZIONE
L'autore dei miei giorni

questa l'avevo già sentita...era di benni?
 
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Ais Quin
view post Posted on 12/11/2010, 17:09




CITAZIONE (midnight' @ 12/11/2010, 16:30) 
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CITAZIONE
L'autore dei miei giorni

questa l'avevo già sentita...era di benni?

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A dire il vero ho preso spunto dalla scrittrice belga Amélie Nothomb, che nei suoi libri utilizza spesso quest'espressione per riferirsi, appunto, ai genitori. Ma adesso che ci penso non sfigurerebbe in un libro di Benni.
 
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2 replies since 31/10/2010, 20:47   180 views
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