Il diario di Bridget Jones, il feng shui fattelo al cervello, ragazza!

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Ais Quin
view post Posted on 2/11/2010, 19:38 by: Ais Quin




CITAZIONE
MA non era uscito prima il film, ispirato a Orgoglio e Pregiudizio 'modernizzato' e poi il libro? Io ricordavo così, poi non saprei xD

Il film è del 2001, il libro del 1995. Dopo Cristo, non Avanti
CITAZIONE
nel film Bridget appare come persona più coerente, simpatica, e soprattutto, meno rompiscatole

Sì, l'ho notato e la cosa mi ha piacevolmente sopresa...o meglio, mi ha spiacevolmente sorpresa scoprire che la Bridget cartacea era assolutamente insopportabile, dal momento che ho prima ho visto il film e poi ho letto il libro.

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Tua madre si è invaghita di un malandrino lusitano? Capita. Ma tu non sei in pena per lei o per tuo padre, che dal giorno alla notte si è ritrovato solo: no, tu sei gelosa della vita sentimentale di tua madre. Classifichi gli altri soltanto in base a quattro cose: l'età, il girovita, il contocorrente e il suo status sentimentale. Laddove qualcuno ti batte in qualcosa batti il piede a terra e bevi per dimenticare. Tu hai il dirtto di vestirti male, ma Mark non può mettersi un maglione a rombi per far piacere alla donna che glielo ha regalato; tu puoi sognare un lifting, ma il tuo amico Tom non può rifarsi il naso. La tua vita è un continuo sentirsi defraudata di qualcosa che tu per prima continui a negarti. E adesso, per piacere, qualcuno mi spiechi come sia possibile accettare di essere rappresentate da una così, a ridere delle sue disavventure quando bisognerebbe soltanto piangerne, soprattutto se si trova qualche riscontro con la propria realtà!

Questo nel film non si avvertiva, ma al di là di questo, secondo me non c'è affatto da piangere, perchè è una cosa che ,consapevolmente o meno, facciamo tutti (NB: Tutti non Tutte. Uomini compresi). E' risaputo:siamo molto più clementi con noi stessi che con gli altri, classfichiamo i nostri come 'incidenti' spesso dovuti ad altre persone, e colpevolizziamo gli altri, che invece hanno piena libertà d'azione, anche senza sapere i retroscena della situazione. E' umano, non ci vedo onestamente niente di strano.
E chiunque arriva a pensare che i propri siano guai gravi, e a sottovalutare quelli degli altri. Da questo punto di vista quindi mi trovi in disaccordo, trovo la cosa molto realistica.

Devo essermi espressa male {al solito xD}: non penso che ci sia da piangere riguardo ai fatti in sé, bensì per come Bridget li affronta. Certo, so benissimo che si tratta di un personaggio fittizio i cui difetti sono stati volutamente esasperati, ma proprio per questo mi dà fastidio sentirla definire come un modello femminile pangenerazionale.
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la recensione è buona, anche se vagamente... non vorrei dire moralista, ma un po' acida, questo sì.

Leva pure il vagamente Non so, probabilmente avrei dovuto aspettare invece di scrivere un commento a caldo, ma in quel momento la cosa mi aveva talmente indisposta che, lo ammetto, mi prudevano le mani proprio per la storia del tanto decantato modello. Come sai soffro di una grave forma di allergia nei confronti di tutto ciò che insista per inquadrarmi in un qualsivoglia contesto senza aver sentito prima il mio parere
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(Onde evitare inutili schermaglie: mi sto riferendo solo a questa recensione, lungi da me insinuare cose del genere in generale [orrendo gioco di parole, lo so xD])

Tu conosci me e io conosco te: incidente archiviato. Anzi, nessun incidente del tutto
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Per la Austen, ripeto, è una cosa dichiarata, non è affatto un plagio nascosto. Se vai su wikipedia sotto 'Orgoglio e pregiudizio' dà come risultato anche il diario di Bridget Jones, proprio perchè è risaputo che è quella la fonte ispiratrice.

Sono la prima a dire che non si può reinventare ogni giorno la ruota, ci mancherebbe. Anzi, la caccia al riferimento mi piace tantissimo. Più che altro non vedo, ai fini della storia, il motivo di sottolineare in modo quasi ossessivo la cosa, dal momento che ciò non influisce particolarmente sulla godibilità o meno del libro in questione.
 
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5 replies since 2/11/2010, 17:15   408 views
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